Buscopan Compositum: Analgesico e Antispastico Insieme
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Da poco disponibile senza necessità di ricetta medica, Buscopan Compositum, è un farmaco utile per i dolori allo stomaco di qualsiasi natura.
All’efficacia giù conosciuta del solo buscopan (di cui ci siamo già occupati Buscopan contro gli Tipo di Mal di Pancia), si aggiunge quella di un antidolorifico di uso comune.
Scopriamo la novità di questo prodotto unico nella sua categoria.
Buscopan Compositum A Cosa Serve
Buscopan Compositum, a differenza del solo Buscopan che contiene solo Josciamina, ha in più un analgesico. La josciamina è un antispastico che agisce sul dolore riducendo la contrazione muscolare che questo provoca.
L’analgesico presente all’interno di Buscopan Compositum è il Paracetamolo che agisce sulla sintomatologia del dolore.
Per questo motivo Buscopan Compostum è più efficace del solo buscopan per alleviare ogni tipo di mal di pancia, dalla diarrea ai dolori mestruali.
Buscopan Compositum Prezzo: Dove Comprarlo
Puoi trovare questo medicinale in Farmacia, in Parafarmacia e nei siti Online autorizzati alla vendita dei medicinali.
Essendo un farmaco che devi avere quando serve, il nostro consiglio è di acquistarlo e tenerlo in casa per quando ne avrai di bisogno. E’ più semplice aprire l’armadietto e prenderlo piuttosto che cercare una farmacia aperta di turno e mandare qualcuno a comprarlo.
Puoi acquistarlo online e averlo a casa in tempi brevissimi cliccando sul bottone arancione qui sotto .
Buscopan Compositum Controindicazioni e Effetti Collaterali
Questo farmaco è una versione potenziata del solo Buscopan. Alla josciamina già presente, infatti è stato aggiunto il Paracetamolo. Gli effetti avversi di Buscopan Compositum sono la somma degli eventuali affetti avversi dell’uno e dell’altro.
I due farmaci presi separatamente sono entrambi molto sicuri, infatti vengono prescritti anche a bambini molto piccoli, ma è sempre bene, consultare il proprio medico prima di prendere questo farmaco se hai qualche patologia in corso oppure sei in gravidanza.
Se sei incinta sai benissimo che puoi prendere sia il buscopan semplice che il paracetamolo, in modo abbastanza sicuro, ma leggendo il foglietto illustrativo è specificato che non sono stati eseguiti degli studi sul farmaco così composto, quindi il nostro consiglio è quello di rivolgerti al ginecologo.
Buscopan Compositum Come Si Prende
La Posologia del buscopan compositum è la stessa del buscopan classico: 1- 2 compresse per 3 volte al giorno.
Essendo un farmaco che cura i sintomi è da prendere al bisogno, e non necessita di un periodo di terapia minimo. Non superare comunque i 2-3 giorni.
Se non dovessi trovare dei benefici non esitare a chiamare il medico.
Buscopan Compositum Foglietto Illustrativo
Qui di seguito trovi il bugiardino di Buscopan Compositum. Per qualsiasi dubbio puoi scriverci nei commenti in fondo alla pagina.
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA: Antispastici in associazione con analgesici.
PRINCIPI ATTIVI:N-butilbromuro di joscina, paracetamolo.
ECCIPIENTI: Compresse rivestite. Nucleo: cellulosa microcristallina, carmellosa sodica, amido di mais, etilcellulosa, silice colloidale, magnesio stearato.
Rivestimento: ipromellosa, poliacrilati, titanio biossido, macro gol 6000, talco, silicone-agente antischiuma.
Supposte: esteri gliceri di di acidi grassi saturi, lecitina di soia.
INDICAZIONI:Dolori parossistici nelle affezioni del tratto gastrointestinale, dolori a carattere spastico, discinesie del tratto urinario e biliare, dismenorrea.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita’ ai principi attivi, ad antiinfiammatori non steroidei o ad uno qualsiasi degli eccipienti; glaucoma ad angolo acuto; ipertrofia prostatica o altre cause di ritenzione urinaria; stenosi pilorica ed altre condizioni stenosanti il canale gastroenterico, ileo paralitico, colite ulcerosa, megacolon; esofagite da reflusso; atonia intestinale dell’anziano e dei soggetti debilitati; miastenia grave; eta’ pediatrica; i prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei paz ienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenas i ed in quelli affetti da grave anemia emolitica; grave insufficienza epatocellulare (Child – Pugh C).
L’uso del medicinale e’ controindicato in caso di rare condizioni ereditarie che possono essere incompatibi li con un eccipiente del prodotto.
Il farmaco 10 mg + 800 mg supposte non deve essere utilizzato in pazienti con una storia di allergia alla soia o alle arachidi.
POSOLOGIA: La seguente posologia e’ consigliabile per gli adulti, salvo diversa prescrizione medica.
Compresse rivestite: 1-2 compresse 3 volte al giorno.
Non superare le 6 compresse al giorno.
Le compresse non devono essere masticate, ma inghiottite intere con una quantita’ sufficiente di acqua.
Supposte: 1 supposta 3-4 volte al giorno.
Non superare le 4 supposte al giorno.
Durata del trattamento: il farmaco non deve essere assunto per piu’ di tre giorni se non in seguito a prescrizione medica.
Popolazione pediatrica: l’uso del medicinale non e’ raccomandato nei bambini al di sotto di 10 anni di eta’.
La contemporanea somministrazione di altri farmaci contenenti paracetamolo, puo’ richiedere un aggiustamento posologico.
CONSERVAZIONE:Compresse: conservare a temperatura inferiore a 25 gradi C. Supposte: conservare a temperatura inferiore a 30 gradi C.
AVVERTENZE: Il farmaco non deve essere assunto per piu’ di 3 giorni se non indicato dal medico.
Invitare il paziente a rivolgersi al medico se il dolore persiste o peggiora, se si verificano nuovi sintomi, o se insorge rossore o gonfiore perche’ questi potrebbero essere sintomi di una grave condizione.
Nel caso di dolore addominale grave di origine sconosciuta che persista, peggiori o sia accompagnato da sintomi quali febbre, nausea, vomito, alterazione dei movimenti intestinali, addome disteso, calo della pressione arteriosa, svenimento o sangue nelle feci, rivolgersi immediatamente al medico.
Per prevenire il sovradosaggio, ci si deve assicurare che altri farmaci eventualmente assunti contemporaneamente non contengano paracetamolo, uno dei principi attivi del farmaco.
Puo’ insorgere danno epatico se il dosaggio raccomandato per paracetamolo e’ superato.
Il medicinale deve essere usato con cautela in caso di : insufficienza da glucosio-6-fosfato deidrogenasi; disfunzione epatica (es.a causa dell’abuso cronico di alcol, epatiti); funzione renale compromessa; sindrome di Gilbert; insufficienza epatocellulare (Child – Pugh A/B).
Somministrare con cautela nei soggetti con insufficienza renale od epatica.
In tali condizioni il farmaco deve essere somministrato solo sotto controllo medico, se necessario, riducendo la dose o prolungando l’intervallo tra le singole somministrazioni.
La conta ematica e la funzionalita’ renale ed epatica devono essere monitorate dopo l’uso prolungato.
Il largo uso di analgesici, specialmente ad alte do si, puo’ indurre cefalea che non deve essere trattata con dosi aumentate di medicinale.
Gravi reazioni di ipersensibilita’ acuta (es.shock anafilattico) sono osservate molto raramente.
Il trattamento deve esse re sospeso ai primi segni di una reazione di ipersensibilita’ in seguito alla somministrazione del prodotto.
Una brusca interruzione degli analgesici dopo un uso prolungato ad alte dosi puo’ causare sintomi da astinenza (es.cefalea, stanchezza, nervosismo), che solitamente si risolvono entro pochi giorni.
La riassunzione di analgesici deve essere subordinata al consiglio medico, e alla remissione dei sintomi da astinenza.
A causa del potenziale rischio di complicazioni anticolinergiche, si deve usare con cautela nei pazienti predisposti al glaucoma ad angolo chiuso, nei pazienti soggetti ad ostruzioni delle vie intestinali o urinarie ed in quelli inclini alla tachiaritmia con turbe del sistema nervoso centrale autonomo, nelle tachiaritmie, nell’ipertensione a rteriosa, nell’insufficienza cardiaca congestizia e nell’ipertiroidismo.
Tutti gli antimuscarinici riducono il volume delle secrezioni bronchiali; pertanto essi debbono essere impiegati con cautela nei soggetti con affezioni infiammatorie croniche ostruttive dell’apparato respiratorio.
Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio at tivo, poiche’ se il paracetamolo e’ assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse.
Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco.
Il farmaco 10 mg + 500 mg compresse contiene 4,32 mg di sodio per compressa.
INTERAZIONI:
Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l’induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina).
La stessa situazione si verifica con sostanze potenzialmente epatotossiche e con l’abuso di alcool.
La somministrazione concomitante di cloramfenicolo puo’ indurre un prolungamento dell’emivita del
cloramfenicolo, con il rischio di elevarne la tossicita’.
Poiche’ non e’ ancora stata accertata la rilevanza clinica delle interazioni del paracetamolo con la warfarina e i derivati cumarinici, l’assunzione a lungo termine del medicinale nei pazienti in corso di terapia con anticoagulanti orali dovrebbe avvenire solo sotto controllo medico.
L’uso concomitante di paracetamolo e zidovudina (AZT o retrovir) aumenta la tendenza a ridurre i leucociti (neutropenia).
Quindi il farmaco deve essere assunto insieme con zidovud ina solo sotto controllo medico.
L’assunzione di probenecid inibisce i l legame del paracetamolo all’acido glucuronico, riducendo di conseguenza la clearance del paracetamolo approssimativamente di un fattore pari a 2.
La dose di paracetamolo deve pertanto essere ridotta durante l a somministrazione concomitante con il probenecid.
La colestiramina riduce l’assorbimento del paracetamolo.
La somministrazione di paracetamolo puo’ interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dell’acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
L’effetto anticolinergico di medicinali come antidepressivi tri e tetraciclici, antistaminici, antipsicotici, chinidina, amantadina, disopiramide e altri anticolinergici (es. tiotropio, ipratropio, sostanze simili all’atropina) puo’ essere potenziato dal farmaco.
Il trattamento concomitante con antagonisti della dopamina, come la metoclopramide, puo’ determinare una riduzione dell’effetto di entrambi i farmaci sul tratto gastrointestinale.
La tachicardia indotta da farmaci beta-adrenergici puo’ essere potenziata dal medicinale.
Gli effetti tachicardici degli agenti beta- adrenergici possono essere intensificati dal farmaco.
In aggiunta per impiego orale: i farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico (es.
propantelina) possono ridurre la velocita’ di assorbimento del paracetamolo, ritardandone l’effetto terapeutico; al contrario, i farmaci che aumentano la velocita’ di svuotamento gastrico (es.
metoclopramide) com portano un aumento nella velocita’ di assorbimento del paracetamolo.
EFFETTI INDESIDERATI:
Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100 < 1/10; non comune >= 1/1.000 < 1/100; raro >=1/10.000 <1/1.000; molto raro < 1/10.000; non nota.
Patologie del sistema emolinfopoietico.
Non nota: pancitopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, leucopenia.
Disturbi del sistema immunitario, patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.
Non comune: reazioni cutanee, sudorazione anormale, prurito, nausea; raro: eritema, diminuzione della pressione arteriosa incluso shock; non nota: shock anafilattico, reazioni anafilattiche, reazione cutanea da farmaco, dispnea, ipersensibilita’, angioedema, orticaria, rash cutaneo, esantema.
Con l’uso di paracetamolo sono stati riportati casi molto rari di gravi reazione c utanee (quali sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN), e pustolosi esantematica generalizzata (AGEP)).
Patologie cardiache.
Raro: tachicardia.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Non nota: spasmi della muscolatura bronchiale (soprattut to in pazienti con una storia di asma bronchiale o allergia).
Patologi e gastrointestinali.
Non comune: secchezza della bocca.
Patologie epat obiliari.
Non nota: aumento delle transaminasi.
Patologie renali e uri narie.
Non nota: ritenzione urinaria.
Con l’uso di paracetamolo sono stati segnalati casi di eritema multiforme.
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita’ quali ad esempio angioedema, edema della laringe.
Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: anemia, alterazioni della funzionalita’ epatica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointestinali e vertigini.
Sono stati segnalati anche sonnolenza, midriasi, turbe dell’accomodazione, aumento del tono oculare, stipsi e difficolta’ della minzione.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio con tinuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Non ci sono dati adeguati sull’uso del medicinale durante la gravidanza.
La lunga esperienza con le due sostanze in monoterapia ha indicato un’evidenza insufficiente di effetti avversi durante la gravidanza nel la donna.
Dopo l’uso dell’N-butilbromuro di joscina, studi pre-clinici in ratti e conigli non hanno mostrato ne’ effetti
embriotossici ne’ t eratogenici.
Durante la gravidanza dati potenziali sul sovradosaggio d el paracetamolo non hanno mostrato aumento del rischio di malformazioni.
Studi di riproduzione per investigare l’uso orale non hanno mostrato segni che suggeriscono malformazioni di fetotossicita’.
In condizioni normali d’uso, il paracetamolo puo’ essere assunto durante la gravidanza dopo un attento esame del rapporto rischio- beneficio.
Durante la gravidanza, il paracetamolo non deve essere assunto per periodi prolungati, ad alte dosi, o in combinazione con altri medicinali poiche’ la sicurezza non e’ stata confermata in tali casi.
Pertanto, il farmaco non e’ raccomandato durante la gravidanza.
La sicurezza dell’N-butilbromuro di joscina durante l’allattamento non e’ ancora stata stabilita.
Il paracetamolo e’ escreto nel latte materno.
Tuttavia e’ prevedibile che a dosi terapeutiche non determini effetti indesiderati nel neonato.
La decisione di continuare o sospendere l’allattamento o di continuare o sospendere la terapia con il farmaco deve essere presa considerando i benefici dell’allattamento al seno per il bambino ed i benefici della terapia con ilmedicinale per la madre.
Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla fertilita’ nell’uomo.