Calcoli Biliari Cosa Mangiare?

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I calcoli biliari sono spesso causa di dolore addominale, che è solo una preoccupazione durante un vero e proprio attacco. Ma quando siamo in presenza dei Calcoli Biliari Cosa Mangiare?

I calcoli biliari (litiasi della colecisti) sono un segno di colesterolo alto e, di scarsa eliminazione dei prodotti di scarto da parte dell’organismo.

Calcoli Biliari Cosa non mangiare

Calcoli Biliari Cosa Mangiare? – Come mangiare per eliminare il colesterolo alto, quali alimenti evitare per eliminare questi dolori addominali e, quali alimenti favorire per evitare questi attacchi?

Logicamente per quanto riguarda i calcoli, questi devono essere trattati dal vostro medico. Ma vediamo prima quali precauzioni prendere e quali sono i cibi da non assumere:

  • Evitare cibi fritti.
  • Mangiare ad orari regolari.
  • Evitare di sgranocchiare (salumi, formaggio, dolci, caramelle, cioccolata…)
  • Cucinare senza grassi.
  • Latte intero.
  • Formaggi grassi stagionati.
  • Insaccati.
  • Uova.
  • Frutta secca e olive (per l’altissima percentuale di grassi).
  • Creme.
  • Salse.
  • Alcolici.

Cosa mangiare con calcoli biliari

Calcoli Biliari Cosa Mangiare? – Al fine di evitare attacchi, è consigliabile fare 3 pasti al giorno: colazione, pranzo, cena. In caso di attacchi frequenti e ripetuti, si possono consumare da 4 a 5 pasti al giorno, per aumentare il numero di contrazioni della vescicola e quindi facilitarne il lavoro.

In caso di disturbi occasionali o di crisi poco frequenti, alcuni alimenti dovrebbero essere preferiti, ecco alcuni esempi:

  • carne magra ( privata del grasso, coniglio, cavallo),
  • pollame senza la pelle,
  • pesce magro bollito,
  • tutte le verdure cotte in acqua (anche quelle in amido),
  • tutta la frutta, cruda o stufata,
  • latte parzialmente scremato, ricotta, yogurt,
  • tè leggero e caffè.
  • pasta, pane, riso, cereali in genere,
  • formaggi con moderazione (una o due volte a settimana),
  • affettati sgrassati,
  • olio extravergine d’oliva,

Calcoli Biliari

Calcoli Biliari Cosa Mangiare? – Ci sono delle regole che è bene seguire, e sono indicate per le persone che soffrono di litiasi, una prevenzione per ridurre il più possibile gli attacchi.

  1. Fare 3 pasti al giorno
  2. Evitare gli spuntini.
  3. Mangiare a orari regolari.
  4. Non fumare a stomaco vuoto .
  5. Monitorare la vostra dieta
  6. Non mangiare patatine fritte.
  7. Cottura senza grassi.

Calcoli alla Cistifellea

Calcoli Biliari Cosa Mangiare? – La cistifellea è un organo piriforme ( a forma di pera), situato nell’addome vicino al fegato. Fa parte dell’apparato digerente, sotto forma di una tasca in cui il corpo immagazzina la bile, il liquido utilizzato per digerire i grassi.

In esso sono presenti piccole particelle di colesterolo, altri grassi e proteine. Una combinazione ideale per aiutare la digestione, la bile agisce come un sapone per sciogliere i grassi.

I calcoli biliari appaiono quando le particelle grasse della bile sono sovraccaricate e si attaccano e si induriscono, creando in principio dei cristalli e poi pietre vere e proprie.

Quando i calcoli sono piccoli, fuoriescono dalla cistifellea e vengono eliminati durante la digestione senza che nessuno se ne accorga. Questo è il caso del 10% di noi che ha i calcoli senza saperlo.

D’altra parte, quando i calcoli sono troppo grandi, non possono uscire dalla cistifellea e, bloccano il dotto biliare che collega la cistifellea all’intestino tenue e al fegato. Ciò provoca il gonfiore della cistifellea, causando dolore nella zona addominale e nella gabbia toracica. La cistifellea è quindi piena di bile che non scorre, il corpo non digerisce il grasso che provoca nausea.

Calcoli al fegato

I calcoli al fegato si presentano si formano all’interno dell’organo quando alcune sostanze in eccesso, sotto forma di materiale solido. Spesso sono accompagnati ad una perdita di peso repentinaa e all’obestità, con una maggiore incidenza nelle donne.

Abuso di alcol, predisposizione familiare e errate abitudini alimentari ( una dieta povera di fibre e con molti grassi animali), aumentano le possibilità di sviluppare i calcoli al fegato.

Il diabete mellito, la cirrosi epatica, cosi come l’assunzione di determinati farmaci che contengono estrogeni (come nel caso della terapia ormonale sostitutiva o della pillola anticoncezionale), sono elementi che favoriscono l’insorgenza della calcolosi.

In alcuni casi, quando i calcoli al fegato presentano complicazioni, sono consigliate tecniche mini-invasive come una colecistectomia laparoscopica. La terapia farmacologica prevista, vede la somministrazione di sostanze in grado di sciogliere alcuni tipi di calcoli, come gli acidi biliari.

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