Celiachia Silente: Cos’è, Come si Manifesta e Come si Tratta
Argomenti Trattati:
Celiachia Silente: Cos’è, Come si Manifesta e Come si Tratta – Abbiamo già spiegato in precedenti articoli cos’è la celiachia, come si manifesta e qual è l’unico modo con cui trattarla. Inoltre, abbiamo anche già spiegato che ci sono diverse forme di celiachia, e tra queste vi è anche quella silente.
Quando parliamo di celiachia silente, facciamo riferimento a una patologia autoimmune multifattoriale, che gli esperti definiscono come una malattia variabile, in quanto può manifestarsi in diverse forme e, spesso ingannare il soggetto che ne soffre, proprio perché la confonde con altre malattie.
Per quanto riguardano i sintomi di questa patologia, possiamo definirli mutevoli. Tra i sintomi più comuni alla celiachia tipica, questa forma si caratterizza per le problematiche a livello intestinale come diarrea, spossatezza, debolezza, mal di testa, vomito. Dunque, in seguito a un malassorbimento delle sostanze nutritive utili, il soggetto colpito da celiachia silente presenta un netto deperimento e persino carenze di vitamine e minerali, anche gravi.
Quando parliamo di celiachia silente, dunque, facciamo riferimento a una malattia di facile inquadramento, perché sebbene possa essere confusa con altri tipi di intolleranze alimenti, la sintomatologia scatenante, si manifesta generalmente con sintomi più o meno acuti che si aggravano se non curata.
La celiachia silente, inoltre, potrebbe essere asintomatica ed essere definita in tal modo proprio perché potrebbe non apportare sintomi specifici. La gran parte dai soggetti colpiti da questa forma di malattia celiaca, si accorge della patologia in maniera completamente casuale.
Possiamo affermare dunque che, il soggetto che soffre di malattia celiaca silente non presenta i sintomi specifici di una celiachia, ma presenta una predisposizione a livello genetico per i geni HLA DQ2 e/o DQ8 e sierologia positiva per tali anticorpi. Per quanto riguarda il tratto gastrointestinale, dunque, la biopsia potrebbe presentare delle alterazioni, che possono essere meno gravi rispetto a quelle di un soggetto che soffre di malattia celiaca dichiarata. Nello stesso caso, però, i villi intestinali sono danneggiati allo stesso modo.
Chi è maggiormente esposto alla Celiachia Silente?
Qualsiasi persona può soffrire di celiachia silente. Naturalmente, per averne la certezza bisogna capire se a livello genetico c’è una maggiore predisposizione, con la presenza dei geni HLA DQ2 e/o DQ8. Ovviamente, chi è maggiormente predisposto alla celiachia silente sono tutti quei soggetti che hanno familiarità con un parente diretto che presenta già celiachia.
Inoltre, possiamo affermare che i soggetti maggiormente predisposti alla celiachia silente sono tutti coloro che hanno già patologie dichiarate in corso che il più delle volte non vengono collegate alla malattia celiaca, tra cui:
- cirrosi;
- sclerosi multipla;
- diabete di tipo I;
- tiroiditi;
- ulteriori patologie a livello autoimmune.
Sintomi della Celiachia Silente
Spesso, questa forma di celiachia presenta cause diverse tra loro. Tuttavia, non tutti i soggetti sviluppano i sintomi della celiachia silente rispetto a un altro soggetto che invece sebbene sia malato di malattia celiaca non mostra alcun tipo di sintomatologia. È possibile dare una risposta a questa domanda.
Dunque, il glutine crea una notevole infiammazione a livello gastrointestinale e non solo, proprio perché resta per diverso tempo nell’intestino dove viene sintetizzato e digerito. Inoltre, se assunto tramite alimenti particolarmente ricchi di zucchero o tramite i cereali raffinati, crea maggiori problematiche rispetto al glutine se mangiato da solo, ciò avviene poiché gli alimenti raffinati presentano più fibre rispetto agli alimenti integrali, dunque, restano più tempo nello stomaco, rallentando di conseguenza il suo passaggio nell’intestino.
In particolare l’avena sebbene sia un cereale che contiene glutine, viene definito senza glutine, in quanto la sua caratteristica composizione molecolare lo rende un cereale facilmente digeribile e non rischioso per i pazienti ammalati di celiachia in qualsiasi forma. C’è da sapere anche che, i pazienti celiaci che non presentano alcun sintomo, tendono a seguite un’alimentazione ricca a base di glutine, ma non sempre vengono esposti ad alcun sintomo.
Quanto ai sintomi di questa patologia, possiamo definirli variabili, cioè che si differenziano da soggetto a soggetto, e non sempre sono presenti in caso di celiachia. Questa forma di celiachia, dunque, si caratterizza per le problematiche a livello intestinale come:
- diarrea
- spossatezza
- debolezza
- mal di testa
- vomito.
Rischi e Diagnosi della Celiachia Silente
Tutti i pazienti affetti da celiachia silente, che presentano o meno sintomi, sono maggiormente esposti alla classica malattia celiaca. Ciò significa che in un soggetto che non si accorge immediatamente della sua malattia, ha il rischio di peggiorarla fino ad andare incontro a problemi più seri.
Questo accade perché i villi intestinali del soggetto affetto da celiachia vengono fatalmente colpiti dal glutine e, in questo modo si genera una infiammazione di tipo cronico, che predispone il soggetto allo sviluppo di malattie autoimmuni e ulteriori disturbi di lieve o grave entità.
Tuttavia, i rischi peggiori sono proprio quelli oncologici e quelli relativi alla demineralizzazione delle ossa, che non danno alcuna speranza anche in caso di dieta senza glutine o altre cure. Diagnosticare in tempo la celiachia, dunque, risulta davvero importante per ogni soggetto, perché solo in questo modo può disintossicarsi dal glutine ed evitare ulteriori malattie anche peggiori.
In buona sostanza, anche la celiachia silente è una patologia autoimmune come le altre, e che come le altre deve essere curata. Dunque, nella sua forma silente, la celiachia non si manifesta con i sintomi specifici di una malattia celiaca, ma è come se si volesse nascondere, ma è comunque presente.
Anche in questo caso la mucosa intestinale è compromessa, e l’unica soluzione per evitare le problematiche relative alla celiachia, consiste proprio nel seguire una dieta priva di glutine. Sebbene possa trattarsi di una malattia facilmente diagnosticabile, proprio perché quando sono presenti i sintomi sono propri della malattia, il più delle volte, ovvero in assenza di sintomi è difficile diagnosticarla.
Solo il 15% dei parenti asintomatici di soggetti celiaci manifesta una rigidità dei villi intestinali. Questo fattore quindi non deve essere assolutamente sottovalutato.
Recenti ricerche, inoltre, hanno dimostrato come all’aumentare dell’introduzione di alimenti contenenti glutine nel proprio regime alimentare nei soggetti affetti da celiachia silente, incrementi notevolmente la probabilità che si manifestino sintomi a livello intestinale ma anche extraintestinali, cioè che possono colpire altri organi.
Naturalmente, dopo gli accertamenti in caso di sintomi che possono far pensare a una celiachia, bisogna assolutamente escludere il glutine dalla propria alimentazione a vita.