Dieta South Beach

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La dieta South Beach non è una dieta come le altre.

Semplice e veloce, è uno stile di vita più che un regime alimentare, un nuovo modo di ascoltare e interpretare i segnali inviati dal nostro corpo.

Origini Dieta South Beach

La Nascita della Dieta South Beach

La dieta South Beach nasce dalla felice intuizione di un cardiologo americano, il dottor Agatston. Questi svolgeva il proprio lavoro presso il prestigioso Mount Sinai Hospital, nel sud della Florida. Giorno dopo giorno, visitando i suoi pazienti cardiopatici in sovrappeso, si rese conto di quanto era difficile far comprendere loro che dovevano dimagrire per star meglio.

Agatston capì che era necessario elaborare un nuovo regime alimentare che potesse essere semplice da seguire e soprattutto efficace.

Tre i “nemici” da tenere sotto controllo almeno nel primo periodo: grassi saturi, carboidrati e zuccheri.

L’eliminazione dei grassi saturi, in particolare, non soltanto faceva dimagrire ma era necessaria nell’ottica della prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Fu in base a tali intuizioni che Agatston scrisse “The South Beach Diet: The Delicious, Doctor-Designed, Foolproof Plan for Fast and Healthy Weight Loss”, una vera e propria Bibbia del dimagrimento, ritenuta ancora oggi un bestseller, nonostante siano passati molti anni dalla sua pubblicazione.

La dieta ha conosciuto una fama inarrestabile. In poco tempo è diventato il regime alimentare preferito dalle star di Hollywood ma soprattutto ha mantenuto la promessa di far dimagrire in modo facile e veloce.

Spiegazione Dieta South Beach

Cos’è la dieta South Beach

Facciamo un passo indietro. Cos’è che ti annoia di più in una dieta?

Sicuramente il conteggio delle calorie e il fatto che magari non perdi peso velocemente. Il successo della South Beach risiede proprio nell’eliminazione di questi due fattori.

Secondo il suo ideatore infatti non c’è bisogno di star lì a contare il valore energetico dei singoli alimenti.

L’importanza di un cibo è data dall’indice glicemico ovvero la velocità con cui un alimento è capace di alzare la glicemia nel sangue. Per non ingrassare occorre tenerlo sotto controllo tramite l’assunzione di cibi a basso indice glicemico.

Quante diete ti hanno lasciato la spiacevole sensazione di un cammino lunghissimo da percorrere?

Arriva il fatidico lunedì, inizi il nuovo regime, ti sacrifichi e l’ago della bilancia segna sempre lo stesso peso. Il problema è tutto nella composizione della dieta.

In un primo momento devi dare una bella scossa al tuo organismo, togliendo gli alimenti che impediscono un risveglio veloce del tuo metabolismo.

La dieta South Beach quindi si fonda su tre principi fondamentali:

  • Calcolo dell’indice glicemico
  • Abolizione dei grassi saturi
  • Sospensione per un periodo limitato di tempo di carboidrati e zuccheri

Come ti abbiamo spiegato nel precedente paragrafo, l’eliminazione dei grassi saturi è un’efficace forma di prevenzione nei confronti delle malattie cardiovascolari.

I carboidrati e gli zuccheri invece vanno sospesi per un periodo di tempo limitato perché fanno alzare l’insulina.

Se questo valore subisce un’impennata verso l’alto non hai scampo: gli zuccheri che ingerisci si trasformano inevitabilmente in grasso.

Quando nella prima fase la South Beach elimina il mix di carboidrati e zuccheri, lo fa per inviare un messaggio preciso al tuo organismo: vuoi energia? Bene, vai a prenderla dalla massa grassa! E questo è il momento in cui inizi a dimagrire!

Indice Glicemico Alimenti

Qual è l’indice glicemico degli alimenti?

Prima di illustrarti una giornata tipo con la dieta South Beach è necessario che tu conosca i cibi che puoi mangiare liberamente perché hanno una basso indice glicemico, e quelli che invece devi eliminare o tenere sotto controllo.

In base a tale elenco ti risulterà anche più facile comporre un menù che rispetti i principi basilari della dieta.

Cibi con Basso Indice Glicemico

Carne: pollo, tacchino, coniglio, prosciutto,pancetta, costata, girello e lombata.

Pesce: tutto.

Uova

Latticini: magri come ricotta, scamorza, mozzarella e fiocchi di latte.

Verdure: rape, cicoria, bietole, finocchi, funghi, melanzane, broccoli, bietole e legumi.

Cibi con Alto Valore Glicemico

Carne: punta di petto, fegato e bistecche.

Carboidrati: pane, pasta, riso e patate.

Verdure: carote, barbabietola, pomodori.

Latticini: latte, parmigiano, grana, groviera e burro.

Frutta: tutta.

Bevande: succhi di frutta, vino e birra.

Dieta South Beach

Come funziona la dieta South Beach?

La dieta, per essere efficace, deve rispettare tre fasi ben precise.

Prima Fase Dieta South Beach – L’attacco

Suona un po’ come un proclama di guerra e in effetti è una dichiarazione bellica nei confronti di maniglie dell’amore & co.

Questa è la fase più pesante e dura ben 14 giorni.

Durante questo periodo devi togliere carboidrati, zuccheri e grassi saturi.

Quindi dimentica pane, pasta, riso, dolci, patate, gelati e alcolici.

Il sacrificio ha una sua ragione. Devi riavviare il tuo metabolismo e indicare al tuo organismo il percorso da seguire, liberandoti gradualmente delle abitudini sbagliate che hai acquisito nel corso del tempo.

La fase d’attacco è quella che ti promette di farti perdere dai quattro ai sei chili di massa grassa.

Devi rispettare uno schema quotidiano che si basa sulla regola del cinque: tre pasti più due spuntini.

Puoi scegliere tra carni magre, pesce, uova e formaggi light. I condimenti sono ridotti al minimo, non più di tre cucchiaini di olio extravergine d’oliva al giorno.

Via libera invece a cibi ricchi di vitamine e fibre come verdure e insalate.

Per i buchi allo stomaco e gli improvvisi raptus che ti farebbero addentare anche le gambe del tavolo prova a mangiare qualche noce e a bere un bel bicchiere di acqua naturale!

Per semplificarti la composizione di una giornata tipo durante la fase d’attacco, ricordati questo schema:

Cibi Concessi nella Fase di Attacco

  • carne bianca magra
  • carne rossa magra
  • verdura a basso indice glicemico come pomodori e lattuga
  • uova
  • noci
  • formaggi magri (mozzarella, caprino, ricotta)
  • prosciutto sgrassato
  • caramelle senza zucchero

Cibi Vietati nella Fase di Attacco

  • carboidrati
  • tagli grassi di carne come costine, braciole, ali di pollo e fegato
  • carote, mais e patate
  • tutta la frutta
  • latte e yogurt
  • alcolici
  • condimenti di origine animale

Esempio fase di attacco dieta South Beach:

Colazione: una tazza di tè dolcificato con stevia, 2 uova strapazzate

Pranzo: insalata di lattuga con un cucchiaino di olio e petto di pollo alla piastra

Cena: 250 grammi di salmone e melanzane alla griglia

Gli spuntini possono essere a base di fiocchi di latte, succo di verdure o qualche fetta di prosciutto sgrassato.

Seconda Fase Dieta South Beach – Il Reintegro

Trascorsi i primi quindici giorni, la dieta South Beach allenta il ritmo e ti consente di reintrodurre qualche alimento vietato nella prima fase.

La durata di questo nuovo periodo dimagrante è molto variabile e soprattutto legato al numero effettivo di chili che devi perdere.

Puoi iniziare a mangiare pasta, riso e cereali integrali ma con moderazione.

Un bicchiere di vino rosso, frutta non eccessivamente zuccherina e ortaggi come patate, patate dolci e mais sono i cibi che puoi inserire in questa fase della dieta.

Il reintegro è la fase dove inizi a conoscere il tuo corpo, impari ad ascoltarlo. È una specie di rieducazione dalla durata variabile perché strettamente dipendente da quanto sei in sovrappeso e dalle tue condizioni di salute.

Oltre agli alimenti concessi devi dedicarti a svolgere un po’ di attività fisica. Non c’è bisogno però di imbarcarti in imprese epiche.

Ti basterà dedicare mezz’ora del tuo tempo ad attività aerobiche piacevoli come la camminata o la corsa. Ricordati di bere sempre almeno un litro e mezzo di acqua, tisane o acqua aromatizzata detox per aiutare i tuo organismo a smaltire scorie e tossine.

Alimenti Concessi nella Seconda Fase il Reintegro

  • 60 grammi di cereali integrali (pane, pasta, riso)
  • 1 bicchiere di vino rosso al giorno
  • latticini magri
  • patate, piselli, mais e carote
  • frutta poco zuccherina
  • cioccolata fondente (1 quadretto al giorno)

Questi sono gli alimenti concessi che puoi combinare tra loro per realizzare menù che ti permetteranno di perdere peso nel tempo. Non mangiare banane, uva, gelati, miele, succhi di frutta e dolci vari.

Terza Fase Dieta South Beach – Il Mantenimento

È trascorso un po’ di tempo, hai raggiunto il tuo peso desiderato grazie alla South Beach.

Ora non devo far altro che affidarti alla terza fase del programma, il mantenimento, uno step che ti accompagnerà per tutta la vita.

La rieducazione del metabolismo, i chili persi, l’attacco alla massa grassa dovrebbero aver sortito i loro effetti. Ti senti meglio, in forma e meno gonfio.

La terza fase è quella che prevede il reintegro di tutti gli alimenti che hai tolto nelle precedenti settimane di dieta.

Con moderazione potrai tornare a mangiare un po’di tutto.

Controlla gli zuccheri e cerca di prediligere i cereali integrali che possono contribuire ad abbassare l’indice glicemico e a regalarti un piacevole senso di Garcinia Cambogia Integratore.

In questa fase della dita devi tenere sempre sotto controllo i grassi saturi (per l’apparato cardiocircolatorio) e i carboidrati. Mangia tutto ma sempre con un occhio alla bilancia. Se ti dovessi accorgere di aumentare qualche chilo non devi far altro che ricominciare dalla prima parte della dieta.

Effetti della Dieta South Beach

La Dieta South Beach Funziona?

Recenti ricerche scientifiche hanno evidenziato un dato molto importante.

Chi accumula grasso sull’addome tende a soffrire di malattie cardiovascolari.

La dieta South Beach interviene proprio su questo meccanismo e ti aiuta a smaltire, durante la prima fase, proprio il grasso che hai accumulato sul giro vita.

Grazie alle due settimane dedicate alla fase di attacco, toglierai al tuo palato e al tuo cervello la voglia di dolce.

Nella fase di reintegro ti accorgerai di non aver più voglia di cibo spazzatura o delle calorie vuote dei dolci industriali.

Il rovescio della medaglia è quello tipico delle diete iperproteiche ovvero il rischio di affaticare i reni e l’organismo in generale.

Per non incorrere in questo problema ricordati di bere sempre acqua naturale e tisane drenanti a base di tarassaco e soprattutto non prolungare mai la fase di attacco oltre le due settimane.

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