La Carne Rossa è Cancerogena?

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La Carne Rossa è Cancerogena?- E’ delicato parlare di un simile tema, il rischio è di essere troppo superficiali o, al contrario, generare allarmismi. Per questo motivo questo articolo è scritto in maniera maggiormente scientifica, almeno dal punto di vista dei riferimenti a dati scientifici.

Abbiamo voluto prendere come riferimento dati dall’Associazione per la Ricerca contro il Cancro (AIRC) e dell’Agenzia Internazionale di ricerca sul Cancro di Lione (IARC). Quanto segue, quindi, non è frutto di nostre opinioni ma rigidamente di quanto ritenuto da fonti tanto autorevoli, che ringraziamo per la loro opera e per i dati che abbiamo utilizzato.

Dobbiamo innanzitutto dire che in ogni caso un consumo particolarmente moderato di Carne Rossa non costituisce un problema, anzi, alcune sostanze contenute in questo alimento sono da considerarsi assolutamente utili per l’organismo, come la vitamina B12 e il ferro.

Quest’ultimo è contenuto nella Carne Rossa legato ad altre sostanze a formare quello che è chiamato il Gruppo Eme che ha la capacità di legare l’ossigeno importante per il funzionamento dell’organismo.

Il gruppo Eme è contenuto in grande quantità nella Carne Rossa, in piccole quantità in quella bianca, che quindi è ritenuta meno problematica ( ma anche meno utile). Perché ti parliamo del Gruppo Eme?

il motivo è che nella sua grande utilità, questa molecola ha un’azione nociva per l’intestino, contribuendo a generare sostanze cancerogene e comunque provocando infiammazione dell’intestino, soprattutto nel tratto del Colon Retto.

Come è ormai accertato, le infiammazioni prolungate, in generale, aumentano il rischio di sviluppo di un tumore. Per questo si può affermare che il consumo di Carne Rossa ha un fattore di agevolazione dello sviluppo di malattie tumorali specialmente al Colon Retto e allo stomaco.

Tutto questo, perà, come dicevamo. è proporzionale alla quantità e frequenza del consumo di Carne Rossa. Lo Iarc di Lione nell’ottobre 2015, per questi motivi, ha definito la Carne Rossa come potenzialmente cancerogena classificandola come classe 2A.

Un discorso completamente diverso è quello per la Carne Rossa lavorata come gli insaccati e quella in scatola:Questa, sempre da parte dello Iarc, è stata riconosciuta come certamente cancerogena e inserita in classe 1, il massimo di pericolosità.

Perché la Carne lavorata è cancerogena?

La Carne contiene le stesse proteine dei vegetali ma le tecniche di trasformazione e conservazione della Carne Rossa, alterano la struttura biochimica di questa proteine, che interagiscono nei processi biochimici dell’organismo in maniera anomala.

Questa interazione alterata, comporta la modifica a livello del DNA delle cellule dell’organismo e questo è alla base della genesi del cancro. Non vogliamo nemmeno entrare nell’ampio campo della presenza di sostanze anomale nella carne, ormoni, antibiotici, sostanze che arrivano dalla catena alimentare.

Nei processi di cottura, affumicatura, conservazione della carne negli insaccati, ad esempio, entrano anche altre sostanze come i Nitriti, i nitrati e idrocarburi policiclici aromatici che sono certamente cancerogeni e che ingerisci gustandoti un buon panino di salame, mortadella eccetera.

Puoi mangiare una fetta di salame?

Anche in questo caso devi sapere che uno strappo alla regola, un panino di salame non ti provocherà il cancro ma se lo mangi spesso aumenti il rischio. Nessuno è morto di Cancro ai polmoni per una sigaretta al mese, per un pacchetto al giorno e anche meno, si.

Gli esperti ritengono che il 18/21%del totale dei tumori al Colon Retto sia provocato dal consumo di Carne Rossa, soprattutto lavorata. Lo Iarc sostiene che “vi sono elementi sufficienti per raccomandare un consumo moderato di Carne Rossa“.

Per quanto riguarda la Carne Rossa lavorata, invece, si raccomanda l’astensione dal consumo. Lo Stesso Istituto Internazionale determina come un consumo inferiore a 500 grammi alla settimana di Carne Rossa non comporta un significativo aumento di rischio di sviluppare un Cancro.

Iarc e AIRC puntano il dito, invece, sulla modalità di cottura: quella alla griglia o alla brace rischia di far degenerare alcune sostanze della carne trasformandole in nitrosammine, una sostanza non cancerogena di suo ma che lo diventa in ambiente acido come lo è lo stomaco.

Queste sostanze sono contenute nelle bruciacchiature della carne, così gustose e così dannose.

Nel chiudere questo articolo ci sia consentito rinnovare il nostro ringraziamento ad AIRC e a Iarc.

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